KENYA: WATAMU, GEDE e dintorni

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KENYA: WATAMU, GEDE e dintorni

CHI: Io e Giusy
DOVE:  Watamu - Kenya
QUANDO: 01-11.08.2012
VOLO: Malpensa – Zanzibar – Mombasa con Air Italy in andata. Mombasa – Malpensa con Blue Panorama in ritorno. Assistenza in volo scadente.

ALLOGGIO: AQUARIUS BEACH RESORT **** - Watamu, circa 30 km da Malindi. http://www.aquariuswatamu.com/ - http://youtu.be/Yd6BcDj29sI
CONSIGLIATO: Sì. Il resort si trova nel villaggio di Watamu. È in una posizione strategica, punto di partenza ideale per safari ed escursioni, sempre utilizzando mezzi (taxi o tuk-tuk) e agenzie locali. Il fai-da-te è veramente sconsigliato, a meno di conoscere qualcuno del luogo. Il resort è formato da 3 complessi. Il migliore è quello centrale di Lily Palm, dove abbiamo soggiornato noi, equidistante da tutto e abbastanza riservato. Resort a gestione italiana. Cucina italiana. Personale locale parlante italiano. Di esotico c’è praticamente solo il giardino.

No. Non è consigliato per chi intende fare una vacanza di mare. C’è una terrazza privata coperta di sabbia per chi vuole stare al sole. La spiaggia sottostante non è vivibile a causa della presenza costante e molesta dei beach boy. L’acqua raggiunge al massimo la vita in alta marea. In bassa marea si ritira quasi completamente. La barriera corallina è lontana da raggiungere e non c’è alcuna assistenza.

Informatevi bene sul periodo di viaggio: le spiagge sono cristalline in alta stagione, quindi novembre-dicembre. Ad agosto ci sono le alghe, alcune spiagge sono veramente impraticabili, come presso il lussuosissimo Temple Beach Resort nella Turtle Bay Beach (vedi foto).

Dopo il tramonto è sconsigliato uscire dal resort da soli.

VACCINAZIONI: Consigliate ma non obbligatorie. La profilassi antimalaria, oltre ai danni al fegato, può avere effetti collaterali pesanti, come nausea e stordimento. Meglio non vaccinarsi e acquistare in farmacia in Kenya il kit anti-malaria, del costo di 12 euro, che comprende tester e medicinale antivirale.

VALUTA: La moneta locale è lo scellino keniano. 100 scellini = 1 euro. Visto che la mancia è molto richiesta, meglio cambiare all’aeroporto gli euro in scellini di taglio piccolo. I dollari e gli euro in spiccioli sono mal graditi.
Tassa di ingresso 40 euro, tassa d'uscita 37,50 euro.


DA VEDERE: Un viaggio in Kenya permette di rendersi conto di situazioni conosciute sì, ma che ti travolgono nel momento in cui ci sei dentro. La povertà estrema che si incontra già dal tragitto aeroporto di Mombasa – Watamu (circa 2 ore di pulmino) lascia senza fiato, se si pensa che la zona costiera del Kenya è da anni meta di turismo internazionale e quindi, presumibilmente, la zona più sviluppata del Paese.
Non è così.
Tolti i resort e le ville private dei ricchi europei, cintati con filo spinato e alte mura (in pratica come vivere agli arresti domiciliare in prigioni dorate) la realtà locale è costituita ancora nel 2012! da case di fango o sterco (quelle dei Masai), baracche improvvisate lungo i cigli delle strade, dove si ammassano i banchetti dei commercianti, e il bisogno estremo di acqua potabile. L’igiene è proporzionata alla realtà.
Watamu conta circa 3500 abitanti, la maggior parte musulmani. Con i cristiani presenti c’è una convivenza esemplare, almeno a detta dei locali conosciuti. L’energia elettrica è scarsa, a volte salta causa sovraccarico. Non ci sono lampioni, per cui la sera è meglio muoversi in gruppo. C’è un’unica strada semi-asfaltata che porta alla statale per Mombasa.
La natura è meravigliosa, con le palme e le spiagge che subiscono i flussi delle maree. La sabbia è formata da coralli sbriciolati, per cui è sempre fresca. La terra è rossa.
Ad agosto fa caldo, ma non eccessivamente. Il vento soffia costante dall’Oceano Indiano.

A 10 minuti da Watamu ci sono le rovine di Gede, una fiorente città swahili abbandonata nel XVII secolo, molto probabilmente per mancanza di acqua. Non andate tramite l’hotel, costa il doppio! Prendete un tuk-tuk. L’entrata costa 500 scellini (5 euro), il tuk-tuk a/r (da contrattare) 400 scellini, e vi aspetta fuori dall’entrata. La guida, parlante italiano, vi costa altri 500 scellini. Il tour dura circa un’ora, di più se comprate le banane da dare alle scimmie che vivono tra i reperti. È il sito archeologico meglio conservato del Kenya.

Fuori Watamu c’è il Bio Snake Farm & Laboratory, che ospita circa 120 serpenti di 40 specie diverse. È un luogo di raccolta, ma soprattutto di studio: qui viene estratto il siero dei serpenti velenosi (alcuni dei quali letali) e vengono creati gli antidoti. In Kenya, anche lungo la costa, ci sono molti serpenti. In caso di avvistamento o peggio di morso, il centro offre assistenza 24h.

Malindi è raggiungibile in mezz’ora di taxi. Si può riuscire a contrattare circa 30 euro a/r, con l’autista che rimane ad aspettare. Non c’è nulla in pratica da vedere, nonostante quello che l’hotel cerca di venderti. Meglio sempre muoversi in gruppo.
Tramite Simona, Roberto e Fabjon, conosciuti durante i safari, abbiamo visitato l’orfanotrofio “Mama Anakuja” vicino al villaggio Mujeje, fuori da Malindi. È il sogno realizzato da alcuni operanti italiani che seguono questo progetto http://www.mamaanakuja.org/. 120 bambini che, grazie a loro, hanno un pasto, un tetto e acqua potabile.
Nessuno di questi tre bisogni necessari all’uomo sono scontati in Kenya.
Vedere queste realtà fa comprendere la fortuna di chi è nato nel benessere e sprona ciascuno a dare il proprio contributo in termini di solidarietà a chi è in difficoltà. L’Africa non ha bisogno di pietà o compassione. Chiede un mano in progetti di sviluppo in loco, concreti. Come i pozzi per l’acqua, un bene primario che per alcuni è solo a pagamento, per cui inaccessibile.
Persone straordinarie hanno avviato diverse attività. La Fondazione “Aiutiamoli a Vivere” ONG è presente in Africa con il progetto "Elikja Na Biso" (accendi una speranza) http://www.aiutiamoliavivere.it/index.php/attivita-aav/progetti/progetto-africa.html.
Un punto di riferimento per noi Mozzanichesi è Sr. Patty, in Zambia, a cui tentiamo di dare una mano attraverso il gruppo “Friends of Zambia” http://www.facebook.com/groups/64125556112/.
Vedere la realtà locale rende un viaggio in Kenya più completo. Rende, chi lo fa, più consapevole.
Buon viaggio!

AQUARIUS BEACH RESORT







TURTLE BAY BEACH




BLUE LAGOON





ISOLA DELL'AMORE





IL VERO KENYA!




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video #3press play


ROVINE DI GEDE

video #4: press play







ORFANOTROFIO "MAMA ANAKUJA" - MUJEJE (MALINDI)