PARIGI e dintorni

.

PARIGI e dintorni
CHI: Io e Giusy
DOVE: Parigi
QUANDO: 20-25.07.2009
ALLOGGIO: CITOTEL DE LA PLACE DES ALPES, Place des Alpes 2
COSTO: 25 euro notte per notte p.p.
CONSIGLIATO: posizione sicuramente strategica, a 6 fermate dal centro. Le camere sono però molto piccole, il bagno è minuscolo e le pareti sottilissime. Sotto l'hotel c'è un ristorante italiano "VERDI", dove si mangia bene e si spende relativamente poco rispetto agli altri italiani
VOLO: Ryanair (Orio - Parigi Beauvais). L'aeroporto dista 85 km circa, una mazzata di tempo. Il bus costa 26 euro a/r
DA VEDERE: Parigi.. che altro dire?
Partenza lunedì mattina da Orio, con volo Ryanair, e ritorno sabato sera: perfetto! Anche se una settimana circa per Parigi e dintorni è veramente poco.
Oltre a visitare i luoghi più famosi e fin troppo turistici di rito come
Notre Dame, il Sacré Coeur, Montmartre, Champs-Élysées
ecc., abbiamo approfittato del nostro soggiorno nell’Île de France per andare a Versailles e Chartres.
La
Reggia di Versailles è il biglietto da visita della Grandeur francese: con le sue stanze, la Galleria degli Specchi (costruita in un tempo in cui il gesto di specchiarsi, per noi quotidiano, era privilegio di pochi!) e la Galleria delle Battaglie, lunga 120 metri, il palazzo rappresenta il lusso di cui ogni sovrano vorrebbe circondarsi, e non solo lui.. Senza contare il parco
: piccolo! Peccato che le fontane da quest’anno vengano messe in funzione solo alcune sera fra la settimana, ufficialmente per non usurarle troppo. Molto probabilmente è una mossa commerciale, visto che il biglietto, in questa occasione, costa circa 10 euro in più.
A 90 km da Parigi si trova la città di
Chartres. Qui sorge una delle più antiche cattedrali del mondo in stile gotico, sicuramente la meglio conservata: Notre Dame de Chartres. Definita “l’anima del Medioevo” dallo storico dell’arte Emile Male, dopo quasi 10 secoli questa chiesa necessita di un restauro e di una pulitura esterna. All’interno ci sono le vetrate più famose d’Europa, caratterizzate dal colore blu di Chartres. Al centro della navata principale, sul pavimento originale, è intarsiato un percorso a labirinto, caratteristico delle cattedrali medievali: i pellegrini ne seguivano i 262 metri suddivisi in meandri in ginocchia, a somiglianza della Via Crucis. Dietro l’abside, una teca conserva quello che la tradizione ritiene sia il Velo della Vergine Maria
, indossato alla nascita di Gesù.
Uno dei momenti più belli del nostro breve viaggio in terra gallica è stato sicuramente lo spettacolo della compagnia di danza Alvin Alley di New York, rappresentato nel meraviglioso Théâtre du Châtelet di Parigi, in stile BelleÉpoque, in occasione del 50° anniversario della fondazione della compagnia, e del compleanno di Giusy..
Per quanto riguarda la città, si consiglia una tappa nel quartiere della
Madeleine, vicino a Place de la Concorde: andate nei negozietti dietro la chiesa, dove vendono prodotti gastronomici tipici, confezionati in modo davvero originale. Altro luogo poco conosciuto, il Jardin de Luxemburg: è stato davvero una bella sorpresa! L’ideale per trascorrere un bel momento di relax dalla confusione della città. Se però preferite pace e cultura allo stesso tempo, allora entrate al Musée d’Orsay, un tuffo tra i capolavori dell’arte di fine Ottocento-inizio Novecento: che spettacolo! Il quartiere che vince il mio personale premio “PianatravelBEST” resta il Marais, la parte più antica della città, quella meglio conservata, perché risparmiata dalla rivoluzione architettonica approntata dal Barone Haussman. Place de Vosge
e le viuzze che vi confluiscono meritano sicuramente una passeggiata.
CONSIGLI PRATICI: Parigi è molto estesa, ma cmq ben servita dalla metropolitana. Per soggiorni anche di meno di una settimana, conviene fare l’abbonamento settimanale “Carte Orange” e non il “Paris Visite”, proposta tipica fatta ai turisti, perché molto più caro. Per l’abbonamento serve una fototessera. Per evitare code a musei e palazzi, così come per la reggia di Versailles, conviene acquistare i biglietti alla FNAC.























VERSAILLES E CHARTRES

VERSAILLES












CHARTRES










30 GIUGNO 2009: ULTIMO GIORNO DI SCUOLA!



EBBENE Sì, DOPO 23 ANNI ANNI PASSATI SUI BANCHI DI SCUOLA, CONCLUDO QUESTO LUNGO VIAGGIO TRA LIBRI E APPUNTI, TRA ESAMI E INTERROGAZIONI, MA ANCHE TRA AMICI E MAESTRI CHE TANTO MI HANNO AIUTATO E SOSTENUTO..
E' FATTA, SI CHIUDE UN'EPOCA, IN ATTESA DELLA NUOVA META DA RAGGIUNGERE!

PISA e LUCCA


PISA e LUCCA

CHI: Io, Giusy, Fede, Stefy, Dega, Simo Chioda
DOVE: Pisa e Lucca
QUANDO: 12-13.04.2009
ALLOGGIO: appartamento per 6 persone c/o Agriturismo Casolare Lucchese
Via Acquacalda 1201, San Pietro a Vico (LC)
COSTO: 35 euro notte p.p. con colazione
CONSIGLIATO: sì, molto bello e vicinissimo a Lucca: si può arrivare in città anche in bicicletta, messa a disposizione dall’agriturismo

DA VEDERE: Pisa è una città d’arte i cui edifici più famosi sono racchiusi all’interno di Campo dei Miracoli: il Duomo, il Battistero e la Torre Pendente. Quest’ultima è impressionante per la pendenza appunto: sembra che stia per crollare da un momento all’altro!! Una visita all’interno del Duomo merita, peccato che gli ingressi siano tutti a pagamento..

Lucca è invece circondata da imponenti mura, costruite tra il XVI e il XVII secolo. È una città ancora a misura d’uomo: il massimo è girarla in bici, disponibile a prezzi accettabili. L’anfiteatro romano, a differenza di ciò che si pensi, non è una costruzione a mo’ di Colosseo o Arena di Verona, ma una piazza a forma circolare dove si affacciano le case che sorgono al posto delle gradinate che c’erano in origine. La strada principale di Lucca è Via Fillungo, per lo più pedonale, piena di caffè e negozi, che porta alle principali piazze della città: Piazza San Michele, Piazza Napoleone e Piazza San Martino, dove sorge il Duomo.

Toscana è sinonimo di arte e di buona cucina. A Pasquetta siamo stati a pranzo in un ristorante ricavato in un vecchio frantoio: Osteria del vecchio pazzo, a San Pancrazio, fuori Lucca. Merita, se non altro per la particolarità del luogo. Abbiamo mangiato la fiorentina, benchè non sia tipica della zona, pur essendo in Toscana. Inutile dire che siamo restati a tavola dalle 13.30 circa fino alle 17.00, come del resto al pranzo di Pasqua, in un locale sulla spiaggia di Marina di Pisa..